Previsione < 4 - 6 mesi

Quando l’accesso venoso è richiesto per poche settimane o pochi mesi (medio termine) è talora indicato un accesso periferico, a patto (a) che non si richieda dal dispositivo la possibilità di prelievi ripetuti o la infusione di soluzioni non compatibili con la via periferica, e (c) che si scelga un dispositivo per accesso periferico adatto a tempi prolungati di permanenza (come ad esempio un catetere midline) . Esempio di indicazione ad un accesso venoso periferico può essere un paziente in cure palliative in cui vi sia indicazione soltanto alla idratazione e alla somministrazione di analgesici; oppure un paziente che richieda a domicilio trasfusioni periodiche di sangue o di emoderivati (immunoglobuline, fattori della coagulazione, etc.); oppure un paziente in OPAT (outpatient antimicrobial therapy) che riceva antibiotici compatibili con la via periferica.

In tutti gli altri casi, se vi è indicazione a prelievi ripetuti o a infusione di soluzioni non compatibili con la via periferica (chemioterapia, nutrizione parenterale fortemente iperosmolare, antibiotici irritanti l'endotelio, etc.) sarà opportuno ricorrere ad un catetere venoso centrale.